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RAPPORTO MIGRANTES: L'ANNO SCORSO SI SONO TRASFERITI ALL'ESTERO OLTRE 100MILA CONNAZIONALI

Aumenta il numero di italiani che lasciano il Paese per andare all'estero ed aumenta soprattutto il numero dei migranti fra i 18 e i 34 anni. Un terzo dei residenti all'estero appartiene a questa fascia d'età, che ha registrato un picco in uscita anche nel 2015.

La verità, implicita in questi numeri, è che l'Italia è un Paese che non è in grado di trattenere la sua gente, soprattutto i giovani che si stanno formando o che vogliono mettere a frutto la loro istruzione con un impiego adeguato. Questi, in sintesi, i dati più interessanti del “Rapporto italiani nel mondo 2016” della Migrantes, l’organismo della CEI per le migrazioni e la mobilità.

Più da vicino, si legge nel rapporto che sono oltre 107 mila gli italiani espatriati nel 2015. A iscriversi all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero (Aire) sono state 6.232 persone in più rispetto all'anno precedente, con un incremento pari al 6,2%. Meta preferita la Germania.

“L’idea da maturare – si legge nella copertina di questo rapporto – è il passaggio a una nuova civilizzazione in cui il meticciato non significa tradire la propria origine, ma arricchirsi delle opportunità date dal mondo e dalle innumerevoli culture che lo abitano. Con questo pensiero è possibile sia vivere ovunque restando se stessi e mantenendo la propria identità, sia partecipare alla cittadinanza del mondo, al cosmopolitismo. Una partecipazione che coinvolge e non discrimina, guidata dalla solidarietà e dal rispetto reciproco, dove il dialogo e la interrelazione tra le persone diventa l’unico codice di comprensione al fine di un interesse comune”.

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