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JOBS ACT: IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA IN VIA DEFINITIVA 4 DECRETI ATTUATIVI

Nel corso del Consiglio dei Ministri tenutosi a Palazzo Chigi il 4 settembre 2015, sono stati approvati, in via definitiva, quattro decreti attuativi del Jobs Act. In particolare, ricordiamo il “decreto legislativo recante disposizioni per il riordino della normativa in materia di servizi per il lavoro e le politiche attive dove si trovano passaggi interessanti e che riguardano la IeFP”

Con questo decreto viene istituita una rete nazionale dei servizi per le politiche del lavoro, coordinata dalla nuova “Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro” (ANPAL), e formata dalle strutture regionali per le Politiche attive del Lavoro, dall’INPS, dall’INAIL, dalle Agenzie per il Lavoro e dagli altri soggetti autorizzati all’attività di intermediazione, dagli enti di formazione, da Italia Lavoro, dall’ISFOL (Istituto per lo Sviluppo della Formazione Professionale dei Lavoratori) nonché dal sistema delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, dalle università e dagli altri istituti scolastici di secondo grado.

Sarà istituito un albo nazionale dei soggetti accreditati a svolgere funzioni in materia di politiche attive del lavoro, un sistema informativo delle politiche del lavoro e il fascicolo elettronico del lavoratore.
All’istituzione dell’albo provvederà l’ANPAL; nello stesso vengono iscritte le agenzie per il lavoro e le agenzie che intendono operare nel territorio delle regioni che non abbiano istituito un proprio regime di accreditamento. L’obiettivo è quello di valorizzare le sinergie tra soggetti pubblici e privati e di rafforzare le capacità di incontro tra domanda e offerta di lavoro. 


Ci sarà anche un albo nazionale degli enti accreditati a svolgere attività di formazione professionale.
Quanto ai fondi interprofessionali e bilaterali che faranno anch’essi parte della rete, l’ANPAL eserciterà la vigilanza su di essi, riferendo al Ministero del Lavoro.

Viene definito lo stato di lavoratore disoccupato, di lavoratore dipendente che subisce una riduzione di orario (in seguito all’attivazione di una procedura di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa per integrazione salariale, contratto di solidarietà o interventi dei fondi di solidarietà) e di lavoratore a rischio di disoccupazione. Gli appartenenti a queste categorie saranno assegnati ad una classe di “profilazione”, allo scopo di valutarne il livello di occupabilità e saranno convocati dai centri per l’impiego per la stipula di un patto di servizio personalizzato. Il Patto dovrà inoltre riportare la disponibilità del richiedente a partecipare a iniziative di carattere formativo, di riqualificazione o di politica attiva e ad accettare congrue offerte di lavoro

Si riordina infine la normativa in materia di incentivi all’occupazione con la previsione dell’istituzione, presso l’ANPAL, di un repertorio nazionale degli incentivi all’occupazione. Vengono definiti i principi generali di fruizione degli incentivi al fine di garantire un’omogenea applicazione; si provvede alla razionalizzazione e al rifinanziamento di quelli finalizzati a promuovere i contratti di apprendistato per la qualifica, il diploma e la specializzazione professionale, di alta formazione e ricerca e l'alternanza scuola lavoro

Maggiori informazioni: www.lavoro.gov.it

 

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