Ripensare lo STAGE in SMART WORKING
Nasce lo STAGE in SMART WORKING, l’alternanza scuola-lavoro ai tempi del covid-19.
Rodata e avviata la formazione a distanza in tutti i 25 centri formativi in Italia, la Fondazione ENGIM si concentra per dare continuità alle attività di stage. Nasce così lo STAGE in SMART WORKING, un’esperienza che si inserisce perfettamente nel modello che a livello europeo viene chiamato work based learning, ovvero l’apprendimento in contesto lavorativo, e che ENGIM adotta ormai da anni in tutti i suoi corsi.
Dove possibile in termini di attività e di disponibilità da parte delle aziende, Fondazione ENGIM continua a promuovere l’inserimento dei suoi 8000 studenti in un contesto lavorativo con la convinzione che tecnologia e connessione diano nuove chance ai ragazzi in formazione. «L’apprendimento in contesto lavorativo caratterizza la formazione professionale attraverso i laboratori, gli stage, l’alternanza scuola-lavoro, l’apprendistato formativo», spiega Marco Muzzarelli, direttore della Fondazione ENGIM. «Il work based learning diventa un elemento imprescindibile sia nel periodo di emergenza che stiamo vivendo sia nel periodo dopo l’emergenza, quando potrà essere difficile reperire e trovare le aziende e i luoghi in cui fare formazione “sul campo”. Per questo, attivare nuove opportunità significa rispondere al contesto odierno con uno sguardo al futuro».
Opportunità che anche le imprese possono cogliere, insieme alla formazione professionale, per dare una rapida risposta alle nuove sfide che il covid-19 ci pone in campo produttivo e occupazionale.
ENGIM Lombardia si è attivata subito come da indicazione della Regione per far svolgere i tirocini presso il domicilio degli studenti, in modalità assimilabili allo smart working. Così è partito il progetto di assegnare agli allievi del corso di Operatore di Impianti Termoidraulici dei project work che comprendono alcune fasi dei processi lavorativi utilizzati dalle aziende CAIB (Consorzio Artigiani Installatori Idraulici) e dell'Associazione Artigiani di Bergamo convenzionate con ENGIM nella realizzazione degli schemi termoidraulici di una nuova ala dell'ospedale presso la Fiera di Bergamo.
Esperienza affine è quella dei ragazzi del corso di Operatore Elettronico dell’ENGIM Piemonte - Artigianelli di Torino che aderiscono al progetto degli “Artigiani Digitali”: sono pronti a dare il loro supporto offrendo assistenza gratuita ai problemi digitali attraverso un servizio offerto a chiunque tramite videoconferenza (sono sufficienti PC o smartphone e connessione internet), ogni lunedì e giovedì dalle 15 alle 17, prenotandosi su https://bit.ly/moduloassistenza_artdig. In tempi normali, il progetto degli Artigiani Digitali, in una vera e propria impresa formativa, coinvolge gli studenti che decidono di dedicare volontariamente il loro tempo per riparare oggetti elettronici, animati dal desiderio di avere più tempo per far pratica e imparare un lavoro che altrimenti rimarrebbe solo teoria. Imparano a gestire i “clienti” in un ambiente protetto, mettere le mani nell’hardware, migliorare le loro competenze e risolvere le problematiche che vanno dalla sostituzione del display del cellulare alla reinstallazione dei sistemi operativi dei computer.
A Ravenna si sta ragionando sulle modalità per attivare gli stage durante il lockdown. Intanto, la prossima apertura del secondo punto vendita di “Officina Ubuntu”, l’impresa formativa di ENGIM Emilia Romagna, coinvolge gli studenti anche da casa: impossibilitati a recarsi fisicamente nel nuovo punto vendita e nell’orto annesso ancora in fase di allestimento, i ragazzi si dedicano alla progettazione del locale, delle piante dell’orto e dei prodotti da mettere in vendita.